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RISTRUTTURAZIONI E DETRAZIONI: dall'AGENZIA delle ENTRATE, LA GUIDA 2019.


detrazione50Il testo dell'Agenzia delle Entrate presenta le novità della misura fiscale che, come sappiamo, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2019.

Tra le recenti modifiche illustrate nella guida c'è l'estensione della detrazione del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che devono essere almeno di classe A+ (A per quanto riguarda i forni); la detrazione è possibile se mobili ed elettrodomestici acquistati fanno parte dell'arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.

Il cosiddetto "bonus mobili" è valido per le spese sostenute (e che devono essere documentate) a partire dal 6 giugno 2019 e fino al 31 dicembre 2019.

La detrazione sarà calcolata su una spesa massima di 10.000 euro e, come per tutti gli interventi di ristrutturazione agevolabili, sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Il vademecum ricorda anche che non è più obbligatorio inviare la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara e che viene meno anche l'obbligo di indicare il costo della manodopera come voce distinta dalle altre nella fattura emessa dall'impresa che sta effettuando i lavori.

Un'altra novità è l'estensione della detrazione 50% agli interventi necessari alla ricostruzione oppure al ripristino di un immobile danneggiato a causa di eventi calamitosi. In questo caso l'intervento è agevolabile se per l'immobile è stato dichiarato lo stato di emergenza.

In ogni caso, la guida dell'Agenzia delle Entrate presenta un lungo elenco degli interventi che possono beneficiare della detrazione fiscale, sia quando riguardano le singole unità immobiliari, sia se coinvolgono le parti condominiali degli edifici.

La detrazione del 50% resta valida fino al 31 dicembre 2019, salvo proroghe o stabilizzazione.

L'importo massimo di spesa ammessa a beneficio fiscale è attualmente pari a 96.000 euro.

 

PARETI IN CARTONGESSO, DETRAZIONE 50 E 65% CON IL DECRETO ECOBONUS

 

pareti-cartongessoSono davvero tanti gli interventi di ristrutturazione edilizia per cui è possibile richiedere la detrazione fiscale Irpef del 50%.

Nel lungo elenco di lavori detraibili possiamo inserire anche la realizzazione di pareti in cartongesso.

 

Un discorso simile vale per la detrazione fiscale Irpef-Ires del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici; qui, in casi specifici, il cartongesso rientra tra i lavori agevolabili.

 

Il Decreto Ecobonus (decreto legge n. 63/2013), poi convertito con la legge n. 90/2013, ha stabilito la proroga al 31 dicembre 2018 della detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie e della detrazione del 65% per la riqualificazione energetica; per il bonus 65% la proroga è estesa al 30 giugno per interventi sulle parti condominiali degli edifici o che coinvolgono tutte le singole unità abitative di un condominio.

 

Il cartongesso è un materiale edilizio in gesso trattato con resine speciali che servono a irrobustirlo; è realizzato in lastre o pannelli di spessore variabile; il gesso viene poi racchiuso tra due fogli di cartone.

Il cartongesso è molto utilizzato per la realizzazione di pareti, soffitti, controsoffitti e contropareti.

Si tratta di un’ottima soluzione quando si eseguono lavori di ristrutturazione, poiché è un materiale comodo, veloce, pratico, economico.

 

Vediamo in quali casi realizzare un lavoro in cartongesso permette di beneficiare delle detrazioni fiscali.

Per quanto riguarda la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni, i lavori in cartongesso sono considerati interventi agevolabili se si tratta di interventi di manutenzione straordinaria (per accertarsi che ci sia questo requisito è bene consultare l’Ufficio Tecnico del comune di competenza).

 

In generale possiamo dire che gli interventi in cartongesso sono detraibili contestualmente a interventi di ristrutturazione edilizia, cioè non come singoli lavori ma all’interno di un intervento più grande. Per esempio, quando una parete in cartongesso fa parte di un intervento più vasto, come può essere la demolizione di tramezzature o la realizzazione di nuove mura divisorie, all’intervento nel suo complesso si applica la detrazione fiscale Irpef del 50%.

 

Quando parliamo invece della detrazione del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici, i lavori in cartongesso possono risultare detraibili se vengono accoppiati a interventi volti all’efficienza energetica.

Se per esempio abbiniamo un muro in cartongesso a materiali isolanti che permettono di realizzare un intervento di isolamento termico e acustico, il bonus del 65% si applicherà all’intervento nel suo complesso poiché è finalizzato al risparmio energetico.